Prima e dopo: il risultato è sorprendente

Un errore sintattico è causa o effetto di un errore logico? In un periodo, in una frase e persino in una sola parola, si possono annidare problemi di natura diversa. Per esempio, la lunghezza di un periodo può essere determinata da locuzioni ridondanti, da costruzioni sintattiche prolisse, da informazioni ripetute, e così via.

Come correggere questo testo?:

Con riferimento alle modifiche apportate dalla Legge di Stabilità 2013, relativamente alla fatturazione delle operazioni ed agli elementi essenziali da indicare in fattura, tra i quali il “numero progressivo che la identifichi in modo univoco”, L’Agenzia delle Entrate, con Risoluzione n. 1/E del 10 gennaio 2013, ha fornito i primi chiarimenti interpretativi.

Ad integrazione della precedente circolare del 8 gennaio 2013, si evidenzia, quindi, che secondo quanto chiarito dall’Agenzia delle Entrate il requisito dell’identificazione univoca delle fatture, richiesto dall’articolo 21, comma 2, lett. b), del DPR n. 633/72, è soddisfatto anche indicando il solo numero della fattura senza il riferimento all’anno di emissione, in quanto il documento deve riportare in ogni caso la data di emissione (articolo 21, comma 2, lett. a), del DPR n. 633/72), garantendone così l’univocità.

L’abbinamento del numero della fattura con la data, rende univoca la numerazione.

Da dove cominciare? Quali correzioni eseguire per prime? Quali correzioni eseguite per prime semplificano l’intervento sugli errori successivi e addirittura ne riducono automaticamente il numero?

L’ordine ideale raccomandato da Writexp assiste passo passo lo scrittorie nel lavoro di revisione, gli permette di procedere sistematicamente e di affrontare un errore alla volta.

Il risultato finale è sorprendente:

Il numero progressivo della fattura è assolutamente necessario (1) e soddisfa il requisito della sua identificazione univoca (2). Dall’1 gennaio 2013 (3), il numero progressivo non deve necessariamente indicare l’anno di emissione perché la data di emissione va in ogni caso sempre indicata nella fattura (4).

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1) Art. 21, c. 2, lett. a), del DPR n. 633/72.

2) Il requisito è richiesto dall’art. 21, c. 2, lett. b), del DPR n. 633/72.

3) Agenzia delle Entrate, Risoluzione n. 1/E del 10 gennaio 2013, sulle modifiche apportate alla fatturazione dalla Legge di Stabilità 2013. Si veda anche la nostra circolare dell’8 gennaio 2013, prot. 15/2013/U.

4) Ivi.