L'importanza della revisione

di Giovanni Acerboni

31 ottobre 2017

Chiunque rilegga a distanza di tempo un proprio testo rivisto di fretta o non rivisto affatto, rileva facilmente dove e quanto sarebbe potuto essere migliorato. Ciò significa anche che il lettore vede subito le approssimazioni, le trascuratezze, gli errori e i difetti comunicativi, e non ne ricava un’impressione positiva.

Chi scrive testi professionali è consapevole del rischio che corre quando trascura la revisione, tuttavia deve correrlo quasi sempre per mancanza di tempo: ci sono scadenze da rispettare, si aspetta fino all’ultimo momento il contributo del collega ma quando arriva è scritto male, c’è sempre una novità improvvisa da comunicare e una nuova urgenza da gestire.

A guardar bene, il tempo che manca non è quello necessario a rileggere, bensì quello necessario a ‘dimenticare’il proprio testo, in modo che, quando lo si rilegge, lo si legge come se l’avesse scritto un altro: gli errori saltano all’occhio da soli. Si tratta di giorni, non di ore. Nessuno li ha.

I tempi organizzativi confliggono con i tempi della mente umana. In queste condizioni, però, si producono danni al fatturato, alla reputazione e alle relazioni tra le persone.

In primo luogo, un testo non rivisto accuratamente viene compreso male o addirittura non viene letto, perché il destinatario potrebbe non averne capito l’utilità. Ciò fa sì che il problema che l’autore intendeva risolvere esiste ancora, e gli torna sul tavolo, in termini di procedure che non funzionano, richieste di chiarimento e così via.

In secondo luogo, un testo non rivisto accuratamente è sovrabbondante di parolee fa perdere ai destinatari più tempo del necessario. Sui grandi numeri, milioni di euro.

In terzo luogo, l’infelicità della comunicazione ha un prezzo di cui risentono negativamente l’immagine esterna dell’organizzazione e del singolo autore, e le relazioni interne.

Talvolta, le organizzazioni si dotano di un servizio di revisione: soluzione costosa e soprattutto farraginosa, perché richiede un continuo scambio di bozze e continue negoziazioni sulla formulazione migliore.

Writexp è l’occhio esterno che entra nei processi organizzativi nel momento giusto, cioè quando l’autore deve ricontrollare il suo testo senza esserselo ancora ‘dimenticato’. Con Writexp, l’autore, da solo e in poco tempo, finalizza a regola d’arte la produzione del testo. In un mondo professionale sempre più scritto, i testi possono ben essere considerati come un prodotto e in particolare come un prodotto strategico.